C'era un tempo in cui un buon orecchio, una mano ferma e un po' di intuito erano più che sufficienti per riparare un'auto. Ma i veicoli di oggi fanno molto più che correre. Comunicano, calcolano e addirittura si autocorreggono. Per eseguire una diagnosi e una riparazione l'istinto non basta più; servono decisioni accurate e basate sui dati.
- Il passato: per le riparazioni ci si affidava alle competenze meccaniche e all'intuito. Il numero ridotto di sistemi semplificava le riparazioni
- La svolta: i componenti elettronici hanno preso il sopravvento negli anni '80 e '90. ECU, sensori e software hanno trasformato le auto in rompicapo impossibili da risolvere con una semplice chiave
- Il presente: anche i meccanici più esperti hanno bisogno dei dati OEM. Un singolo codice di guasto può dipendere da più cause e senza indicazioni specifiche del marchio, la diagnostica è pura congettura
- La morale della favola: le officine che abbracciano questo cambiamento, non riusciranno solo a sopravvivere ma bensì supereranno i concorrenti che ancora operano "alla vecchia maniera"
Anni '80:
- Controllo elettronico del carburante in sostituzione dei carburatori
- Comparsa della OBD-I
- Avvento dell'ECU come “cervello” del veicolo
Primi anni '90:
- Ampia diffusione dell'ABS
- Introduzione del controllo della trazione come prima tecnologia di sicurezza attiva
- Standardizzazione della diagnostica tra i veicoli con OBD-II
Primi anni 2000:
- Adozione dell'ESC
- I produttori iniziano a miscelare alluminio e acciaio ad alta resistenza per ottimizzare sicurezza, prestazioni e peso
Metà degli anni 2000:
- Adozione di massa della Toyota Prius
- Frenata rigenerativa di serie nei veicoli ibridi
Fine degli anni 2000:
- Prima ondata dei sistemi di assistenza alla guida avanzati: avvisi di uscita dalla corsia, controllo velocità di crociera adattativo, rilevamento dei punti ciechi
Primi anni 2010:
- Produzione di Tesla Model S: auto completamente elettrica ad alte prestazioni
- Passaggio al computing centralizzato che sostituisce le ECU distribuite
Metà degli anni 2010:
- Sospensioni adattive, illuminazione intelligente e sterzo attivo
- Quattro ruote sterzanti: le auto adattano in modo dinamico il comportamento in base ai dati dei sensori in tempo reale
Fine degli anni 2010:
- Fusione multi-sensore ADAS e diagnostica avanzata
- Inizio dello sviluppo di mappe ad alta definizione e comunicazione V2X
- Le funzionalità di manutenzione predittiva iniziano a utilizzare l'IA
Primi anni 2020:
- La leggerezza accelera: fibra di carbonio, magnesio e plastica composita utilizzate per struttura e rivestimenti
Metà degli anni 2020:
- Transizione da architetture ECU isolate a controller zonali e computer di bordo centralizzati*
- Veicoli sempre più definiti da software e sistemi operativi in tempo reale
*SP Global, 2023